Giorgio Borges
ho trentaquattro anni freschi, brizzolati e mascalzoni
un’esperienza e una conoscenza degna di un marinaio maori
ho un dente d’oro e uno di stucco e una donna nuda tatuata sul tacco,
un’enciclopedia di dischi, di libri ingialliti e di souvenir rotti
nella mia casa di sei metri quadri al settimo piano dell’ottava via
metto un vinile di Dario Maggioli, ascolto Re Fosco e i clarini di quarzo
tra una cascata di note e un arpeggio mi leggo un romanzo di Cormac McCarthy
la sigaretta si spegne nel piatto incrostato di uova, di fieno e di lardo
la mia vitaccia è tutta qua, vivo come non vi va
la mia vitaccia è tutta gas, pura fucilata all’astinenza civica ed ovinide
son ricco solo di poesia, basta mezzora di Hemingway e poi
mi libro su di voi, avvoltoi, mi libro-librizzerei
nel ‘17 ero in Alaska, giuro, in cerca di pepite d’oro
nel ’41 in Minnesota lavoravo come un pazzo in miniera a Duluth
nel ’34 e Saint-Germain bevevo Pernod con Henry Miller
se Leo Malet ci minacciava, Simone de Beauvoir si tracannava le birre
sognavo i cigni nei sogni di giugno, sogni di stagni di mari in bonaccia
regnavo rogne di ragni e pirana, rinascimenti di regge da spiaggia
sotto la febbre l’ambascia dei morbi ammorbanti le fronti dei mozzi estenuati
come una scimmia mi assale l’insonnia se passo le labbra sui libri ingialliti
la mia vitaccia è tutta qua, vivo come non vi va
la mia vitaccia è tutta gas, pura fucilata all’assillanza civica ed ovinide
son ricco solo di poesia, basta mezzora di Hemingway e poi
mi libro su di voi, avvoltoi, mi libro-librizzerei
ti prego svegliami dal sogno di Buscaglione, di Tenco e di Ciampi
non reggerei la delusione, non reggerei a quegli incantamenti
è quasi l’alba e viaggio nel tempo sui carri di Omero, tra i cerchi di Dante
come una serpe la notte si sveste cedendo alla luce la sua pelle d’argento
la mia vitaccia è tutta qua, vivo come non vi va
la mia vitaccia è tutta gas, pura fucilata all’assistenza civica ed ovinide
son ricco solo di poesia, basta mezzora di Hemingway e poi
mi libro su di voi, avvoltoi, mi libro-librizzerei
Marco Mantovani – pianoforte preparato
Daniele Marzi – batteria
Massimo Marches – basso