Roma K69996 (diario agropontino)
dove i cipressi ci abbagliano i piedi
dove l’asfalto si scioglie nei gradi
lucidi e senza paura affrontiamo la sera
anfiteatri di acace e castagni
curano gli occhi violati dei rom
che ridono e danzano tutti assetati di note e champagne
canto canzoni sui mostri marini
nell’aria puntata di pulci e pupille,
la luna, la notte e le stelle
come in un quadro di Van Gogh
presto il mattino ci trova nei letti
senza caffè, lo stomaco a pezzi
tra torri littorie, baracche e paludi sul mare
Circe, Sabaudia, Latina e Nettuno
scorrono torride nei finestrini
come lontane colonne sonore di un film di Fellini
come restare impassibili e maschi
tra i giunchi e la morte all’idroscalo di Ostia
e sorridere al sole e alla fame
dove morì d’amore il poeta?
canto visioni di eroi lombriosiani
nell’aria spezzata di duelli e scintille
la Lupa ci acceca la pelle
nella canicola dei Padri
Daniele Marzi – batteria
Greta Mussoni – violoncelli