Siamo nuovi
mi chiedo come faccio a ridere
oltre l’equinozio del dolore -
che ne è stato del mio antico vortice
dove carri e caravelle corrono sul mare?
dove c’ero solo io, soltanto il mio essere
la tua voce di ametista e di edera
cola lungo rami di memoria -
la tua voce che trattiene a stento il pianto
rompe ancora i timpani di degli occhi del mio cuore
dove sono solo io, soltanto il mio essere
cadono i soli per te, s’accendono i lampioni
sulla soglia della sera, silenziosi -
sembri una suite di Chopin quando taci sul balcone
quando dormi senza sogni, nè ossessioni -
adesso siamo nuovi, adesso siamo rovi
sulla strada incandescente le orchidee
dissero ai Pirati una parola
dove tu eri un altipiano di paillettes
abbagliate dall’inconsistenza della luna -
dove ho perso l’io nell’infinito vortice
cantano i tori per te, si scrivono i romanzi
sulle tue pupille i laghi vanno a bere
otri di pianto e di stress, l’eleganza dell’argento
l’ingordigia delle rapide del vento -
adesso siamo nuovi, adesso siamo navi
Marco Mantovani – pianoforte
Daniele Marzi – batteria
Francesco Pesaresi – basso
Greta Mussoni – violoncello